Quando si manca di sensibilità verso gli infertili?
Parlare dei propri figli può ferire chi non ne ha?
La sensibilità, il tatto e l'empatia (parola tanto usata nei nostri tempi) sono alla base di un rapporto sincero e intimo ma anche di una relazione sociale con l'altro fondata sullo scambio reciproco.
La sensibilità, il tatto e l'empatia (parola tanto usata nei nostri tempi) sono alla base di un rapporto sincero e intimo ma anche di una relazione sociale con l'altro fondata sullo scambio reciproco.
Quando ci si rivolge ad un infertile o a un presunto tale è opportuno parlare della propria genitorialità come unico senso della vita e unica forma ci completezza come persone e come coppia?
C'è un limite da non superare?
Chi ha facilmente figli deve ricordarsi che non per tutti è cosi?
Le famiglie incentrate solo sui figli devono accettare modelli genitoriali diversi, con maggiore apertura al mondo?
Gli infertili devono imparare che il loro problema non li rende il centro dell'universo e devono imparare a gestire le normali conversazioni?
Come ci si viene incontro?
Ve ne parlo nel video a seguire.