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giovedì 26 ottobre 2017

Con l'Endometriosi si può!

 Da tempo non vi scrivevo.
La mia terza, e finora ultima, fecondazione assitita risale a fine giugno. Un insuccesso.
Ho condiviso con voi la voglia di reagire, di non abbattersi, perchè è vero e innegabile che la mia vita è e sarà bella (non perfetta) se io sarò pronta ad accogliere quanto mi regala, non a pretendere quanto suppongo che mi deva.
La mia vita è generosa, davvero.
Forse moltissimo, e sceglie il meglio per me, forse con parsimonia, e il meglio per me lo sceglierò io, nei margini di azione che come essere umano mi sono consentiti.
Vi ho raccontato dei miei progetti "fivettari", ossia di una pausa di sei mesi, nei quali covo me e il mio benessere, e di una nuova avventura a partire dal 2018, molto probabilmente in Spagna.
Sto effettuando una mappatura genetica e mi sto sottoponendo ad esami pre-concepimento e relativi alla poliabortività; ho prenotato un'isteroscopia e una mammografia: tutti controlli che le cliniche iberiche richiedono, prima di iniziare un trattamento, mentre le scandinave no.

Ovviamente, pur non mancando il desiderio sano e legittimo di un figlio, in questo periodo non è in cima ai miei pensieri.
Una pausa è una pausa. 
E non sempre essa coincide con il relax, anzi, nel mio caso si tramuta in un tour de force fra libri da leggere e da scrivere, eventi e presentazioni per tutta l'Italia, partecipazione alla creazione di Antologie di racconti, come autrice o come giurata, corsi con allievi meravigliosi a cui insegno e da cui molto ricevo.
E non è tutto.
Ci sono rapporti umani intensi da godere, frivolezze rosa e rosse da prendere, feste da allestire, gomitoli da sferruzzare, tacchi vertiginosi su cui piroettare, vacanze da pianificare, trasferimenti su cui sognare.  

Ma la vita ha forse pause?
Quando ci sembra di star fermi, stiamo mettendo radici, ci stiamo allungando sotto la terra fino a sfiorare posti lontani. 
Quando ci sembra di star fermi, stiamo preparando valige per viaggi metaforici.
Io metto radici, con i rami sfioro il cielo, con le foglie volo per il mondo, con i fiori mi adorno di piccole bellezze.

Il video che seguirà ha come tema la mia malattia: l'Endometriosi.
Quello che avete letto finora e quello che ascolterete in seguito nel video vi parrà normale, ma in una donna affetta dalla mia patologia è una conquista.
Con l'Endometriosi si può... ora ve lo racconto, a modo mio.





3 commenti:

  1. Un messaggio sincero e fiducioso, indirizzato a tante donne che soffrono di una patologia, non sempre diagnostica nei tempi giusti con terapie adeguate. Spesso si preferisce non parlarne pubblicamente e si convive nel silenzio con le sofferenze fisiche e psichiche indotte dall'endometriosi, particolarmente con il timore di non poter generare.
    Emma Fenu è una donna colta, sensibile e coraggiosa. Con ottimismo e con grande intelligenza ha deciso di affrontare il suo problema a viso aperto, esprimendo sensazioni e difficoltà che caratterizzano questa patologia. In tal modo intende dar voce e speranza a tutte le donne che vivono, in modo più o meno grave, la sua stessa esperienza e non hanno strumenti né forza adeguati per esporsi pubblicamente.
    Merita grande apprezzamento la scelta decisa e provocatoria di Emma Fenu, scrittrice di talento e donna vera, la quale dichiara, con grande capacità di convincimento, che con l'endometriosi si può convivere, senza dover rinunciare ai piaceri di una vita piena, gioiosa e interessante.
    Auguri sinceri a lei e a quante soffrono di un male che non dipende da una loro scelta.❤️

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  2. Grazie Lucia, hai colto e accolto appieno il mio messaggio e il mio intento. Metterci la faccia serve? Per me sì, perchè l'endomestriosi non sia una lunga parola per una patologia che o sia ha o si conosce in modo minimo, ma abbia occhi, bocca, mani. Ci siamo, esistiamo e ce la faremo.

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    1. Sono d'accordo con te Emma, bisogna metterci la faccia per essere credibili, per sostenere le proprie idee, per confrontarsi lealmente, per dare e chiedere aiuto, per sentirsi vivi e attivamente partecipi della realtà. Ti stimo molto ed apprezzo il tuo impegno costante per promozione culturale e sociale delle donne. Buon lavoro, buona salute e buona vita.

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